Le rivendicazioni dei gilet gialli

Annullamento del’’aumento del prezzo del carburante abbassando l’aliquota IVA applicata a loro.

Ripristino dell’ISF (Imposta di Solidarietà sul Patrimonio).

Aumento generale delle retribuzioni (incluso SMIC – salario minimo – a € 1.600 netti) e uguale retribuzione per uomini e donne.

Aumento delle pensioni (minimo netto di 1400 euro), sussidi di disoccupazione, minimi sociali, creazione di un’indennità di autonomia per i giovani disoccupati (780 euro al mese), associata quanto prima ad un’attività professionale part-time o formazione. Nessun contadino, nessun commerciante, nessun lavoratore indipendente, nessun imprenditore automobilistico deve guadagnare meno del SMIC. I soldi ci sono perché la distribuzione della ricchezza tra lavoro e capitale ha fatto passare in 30 anni 200 miliardi di euro dalle tasche dei salariati a quelle degli azionisti.

Riduzione significativa dell’IVA per tutti i beni di prima necessità.

Abrogazione del CICE (Credito di Imposta per la Competitività e l’Occupazione) che recupererà 44 miliardi di euro!

Abrogazione del CSG (contribuzione sociale generalizzata)

100% di sicurezza sociale per tutti

Riapertura di linee e stazioni della SNCF (azienda nazionale ferroviaria francese)

Creazione di servizi di trasporto pubblico su tutto il territorio

Riapertura di ospedali pubblici e cliniche per la maternità nelle vicinanze.

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