La modalità micro (contrapposta alla modalità macro, che nel valutare un’attività economica prende in considerazione la complessità delle condizioni che la rendono possibile e delle conseguenze che determina) è l’aspetto che caratterizza il modo di valutare le proprie azioni da parte dell’odierno capitalismo. Essa fa sì che i risultati di un’attività risultino positivi anche in presenza di “esternalità” negative, per il semplice fatto che tali conseguenze esterne non rientrano nella contabilità dell’agire della singola azienda. Così è per le industrie chimiche, così è per l’industria pubblicitaria. L’unica differenza è che per la prima dobbiamo parlare di inquinamento ambientale e di pericoli per la salute fisica, mentre per la seconda dovremmo parlare di inquinamento socio-culturale e di salute mentale.
Questa è la tesi al fondo della relazione tenuta da Sandro Arcais su spot e cultura.
Ma c’è di più.
In alcuni casi gli spot pubblicitari sembrano abbandonare lo scopo principale per cui sono nati e perseguire direttamente quello di imporre modelli, morali, stili. Di educare, insomma, sostituendosi consapevolmente a e competendo con tutte le agenzie che finora hanno svolto consapevolmente questo compito: famiglia, scuola, chiesa, associazioni, partiti, ecc.
La relazione è stata tenuta presso il Centro Servizi Culturali di Oristano, il 10 giugno del 2019.
Buona visione
*******************************