di Sandro Arcais
Warwick James McKibbin è professore di economia presso la Australian National University, e direttore del Centre for Applied Macroeconomic Analysis. Ha studiato l’impatto umano ed economico della SARS, elaborando su questa esperienza un modello di analisi che ha recentemente applicato alla ormai pandemia da Covid-19. Potete trovare e scaricare i risultati delle sue previsioni da questa pagina.
Nel suo studio, il professor McKibbin assume 7 scenari. I primi tre scenari assumono che l’epidemia sia contenuta all’interno della Cina e sia temporanea (scenari ormai superati dalla realtà). I tre scenari seguenti sono quelli della pandemia mondiale sempre temporanea. Il settimo scenario è quello di una pandemia di debole intensità ma ricorrente ogni anno per un periodo indefinito.
Il caso peggiore ipotizzato dallo studio è il sesto, in cui la proporzione degli infetti sull’intera popolazione è il 30%, la proporzione dei morti sulla totalità dei contagiati è il 3%, mentre la proporzione dei morti sulla totalità della popolazione è lo 0,90%
Le previsioni dei decessi del modello proposto dal prof. McKibbin (ricordiamolo, sulla esperienza della SARS) sono le seguenti:
Se invece prendiamo in considerazione il pil, gli scenari sono questi:
Capirete quindi in che senso la decisione britannica (e, anche se più in sordina e con più indecisione, quella tedesca e francese) possa essere considerata, per certi versi, una dichiarazione di guerra asimmetrica nei confronti di quegli stati che si stanno impegnando a contenere la diffusione del contagio.
P.S. Se al 30% di contagiati corrispondono quei numeri di morti, quanti morti deve essere disposto a tollerare l’eroico e stoico popolo inglese? L’ho chiesto con un messaggio elettronico al prof. McKibbin. Se mi risponde, ve lo faccio sapere.